Il Design Thinking a MEDiT 2017
Un workshop, cinque tavoli di lavoro, una metodologia innovativa hanno dato vita ad un’esperienza unica.
Sono state circa un centinaio le persone che hanno contribuito a rendere la proposta di design thinking alla fiera MEDiT di Vicenza un’esperienza di innovazione davvero unica.
La partecipazione su base volontaria ha riguardato cittadini comuni – tra cui alcuni soci del Club Innovatori Sanità km zero – e operatori della sanità, uniti in quello che è diventato un esperimento sociale.
I partecipanti hanno avuto, infatti, la possibilità di ideare e disegnare cinque soluzioni digitali per rispondere a bisogni complessi di alcune categorie di persone come, ad esempio, chi soffre di particolari patologie, chi si prende dura di persone in assistenza domiciliare integrata, chi ha difficoltà con la tecnologia e chi pratica sport e attività fisica. Il focus dell’esperienza era la sanità digitale e la sua integrazione con altri ambiti dell’Agenda Digitale della Regione del Veneto. Di qui la scelta di approfondimento per i gruppi di lavoro, dedicati rispettivamente a mobilità e trasporti, turismo, servizi sociosanitari e PA, competenze digitali, scuola e sport.
Nell’arco di due ore i partecipanti hanno ascoltato i bisogni reali di alcuni cittadini, e quindi ideato, disegnato e scelto una proposta di servizio su misura per ogni categoria. Le soluzioni individuate saranno prese come spunto per lo sviluppo di nuovi servizi e percorsi di accompagnamento e cultura digitale a livello regionale.
Quella di Vicenza è stata una prima esperienza, ma anche la sperimentazione di una metodologia di lavoro che Arsenàl.IT sta adottando e mettendo in pratica con l’obiettivo di realizzare soluzioni di sanità digitale sempre più vicine ai bisogni dei cittadini/utenti.
L’apprezzamento e l’entusiasmo registrato da parte di quanti hanno preso parte a questo ampio laboratorio di design thinking conferma che quella intrapresa è la strada giusta.
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